Earth Hour 2012

Qui l’attestato di partecipazione

Il WWF premia le 9 buone pratiche di sostenibilità urbana che hanno reso più green le nostre piccole e grandi città, a partire dai cittadini

Buone notizie sul fronte della sostenibilità ambientale delle città: vincere la sfida è possibilee molti italiani sono già sulla buona strada. Tra pannolini lavabili, pani digrano antico, autonomia energetica e mobilità pulita, il WWF annuncia oggi le nove ‘buone pratiche’ realizzate da altrettanti Comuni italiani, che sisono aggiudicate ex equo il concorso “Reinventare le città” lanciato dal WWF in occasione dell’Ora della Terra, l’evento globale che il 31 marzo farà uno spettacolare giro del mondo a luci spente per coinvolgere cittadini,istituzioni e imprese nella lotta al cambiamento climatico e nella svolta che potrà dare al mondo un futuro sostenibile. E da oggi tutti i Comuni italiani potranno partecipare alla sfida internazionale del “City Challenge” chenei prossimi mesi coinvolgerà l’Italia, il Canada, l’India, la Svezia e gli Stati Uniti, nella ricerca della “capitale Earth Hour 2013”.

Ad aggiudicarsi il riconoscimento per “Reinventare le città” sono state le buone pratiche che hanno considerato la questione ambientale in modo innovativo, sotto il profilo di aria, acqua, cibo, mobilità, rifiuti, consumo del suolo, biodiversità, con un occhio di riguardo per il coinvolgimento attivodei cittadini. Ecco dunque le “buone nove” selezionate: Il bike sharing “TOBike”,di TORINO, che mira ad attivare 390 stazioni per 3900 bicicletteentro il 2020, con un risparmio di 308 tonnellate di CO2 all’anno, e che già oggi conta 70 stazioni attive con 700 biciclette, 12.000 abbonati euna media di circa 3.000 prelievi al giorno. — La campagna “Pannolini lavabili tutta un’altra scelta!” che a FORLI’ CESENA,distribuendo 122 buoni acquisto a poco più di 70 famiglie, ha permesso dirisparmiare 732.000 pannolini usa e getta nel giro di 2-3 anni, più che dimezzando le spese per le famiglie e riducendo a monte un utilizzo che rappresenta il 10% dei rifiuti indifferenziati annuali. — L’Area C di MILANO, che ha imposto una tariffa di ingresso al centro cittadino e nel solo primo mese ha ridotto di un terzo iveicoli in ingresso all’area, con benefici sulla riduzione delle emissioni inquinanti e ricavi da investire sulla mobilità pubblica. — Il progetto di autonomia energetica di FORNI DI SOPRA (UDINE)che ha avviato l’installazione di collettori solari e pannelli fotovoltaici surifugi, scuola e piscina, di una rete di illuminazione pubblica a LED e diimpianto di teleriscaldamento a biomassa forestale di provenienza locale. –L’incremento della raccolta differenziata a NAPOLI, che nel 2012 punta a coprire 500.000 abitanti,rispetto agli attuali 240.000. — La produzione di elettricità pulita dalle onde del mare, che verrà realizzata a VENEZIA entro fine anno. — La casa dell’acqua a pannelli solari di VANZAGO, il Comune che ha candidato all’iniziativa ben 14 buone pratiche integrate tra loro e intersettoriali, chenel 2011 ha erogato 730.000 litri di acqua risparmiando 500.000 bottiglie di plastica ed evitando la circolazione di 65 mezzi pesanti per il trasporto delle confezioni. — Il recupero di filiera corta e antiche culture a ROCCHETTA VARA (LA SPEZIA) che ha incentivato un’attività agricola sostenibile tramite il recupero di terreniincolti e la produzione del pane di Rocchetta da grano di semi tramandati da generazioni dai produttori ormai rari. — L’iniziativa “Il padule che vorremmo” che a PONTE BUGGIANESE (PISTOIA) ha coinvolto i cittadini in un processo partecipato per sulla depurazione in Val di nievole e la riqualificazione del Padule di Fucecchio. – Per un totale,considerando soltanto i 135 progetti inviati dai 60 comuni italiani che hanno partecipato, di circa 1,380miliardi di euro investiti e 4,330 milioni di cittadini coinvolti in una svolta green tutta da imitare.

“In un momento in cui le politiche nazionali e internazionali stentano a indirizzare la riduzione delle emissioni e della nostra impronta sul pianeta,le buone pratiche dei comuni italiani, nate da idee e risorse attivate volontariamente dagli enti locali e grazie alla partecipazione dei cittadini,dimostrano che la sostenibilità è una rivoluzione possibile e già in corso. Immaginiamo quanto sarebbe più efficace se fosse supportata da specifichestrategie nazionali – ha detto Adriano Paolella, direttore generale del WWFItalia – Le buone pratiche avviate dai Comuni italiani sono soluzioni creative, realizzabili ed esportabili, in piccoli centri così come in grandicapoluoghi, e possono “ispirare” decine di altri Comuni, ma anche i decisoridel nostro Paese, nell’avviare un nuovo modello culturale e nuove forme di economia e partecipazione sociale per il benessere nostro e del pianeta.”

L’iniziativa è stata possibile grazie al coinvolgimento di Reti e Associazioni, tra cui ANCI, Coordinamento Agende 21 Locali, Associazione dei Comuni virtuosi, Perle Alpinee Borghi Autentici d’Italia, tutte realtà molto attive a fianco degli entilocali nel promuovere scambio culturale e sociale, esempi ed esperienze, utili al tam-tam della sostenibilità.

E da oggi tuttii Comuni italiani possono candidarsi al City Challenge WWF, la sfida internazionale che premia i migliori Programmi elaborati dalle città perrispondere alle necessità quotidiane dei cittadini (edifici, trasporti,energia) in un futuro rinnovabile. Il City Challenge è stato lanciato l’anno scorso in Svezia premiando la città di Malmo, e da quest’anno si allarga a cinque Paesi pilota: Italia, Canada, India, Stati Uniti e Svezia, con la premiazione delle migliori città in occasione di Earth Hour 2013. I progetti verranno vagliati attraverso il “carbonn® Cities Climate Registry(cCCR)”, una piattaforma per il conteggio delle performances in termini diriduzione delle emissioni di carbonio per fronteggiare i cambiamenti climatici,riconosciuta a livello internazionale e gestita da ICLEI – Governi Locali perla Sostenibilità.

Per la prima volta nella storia, dal 2007 la maggioranza degli abitanti del pianeta vive nelle città, l’80% in Europa. Come ricorda il dossier WWF “Reinventiamo la città”, isistemi urbani consumano la gran parte delle risorse naturali ed emettono lamaggiore quantità delle emissioni (dirette e indirette) che provocano ilcambiamento climatico. Nelle scorse settimane il WWF ha distribuito a centinaia di Comuni italiani uno speciale “kit” perla sostenibilità urbana(disponibile su www.wwf.it/oradellaterra), composto dal dossier “RENIVENTIAMO LE CITTA’” con le 10 mosse per migliorare la sostenibilità dellecittà e la qualità di vita dei cittadini (green economy, partecipazione,prestazioni energetiche, stop al consumo del suolo e adattamento ai cambiamenti climatici, mobilità sostenibile, reti di biodiversità urbana, orti urbani e agricoltura di prossimità, strade piazze e parcheggi verdi, gestione deirifiuti, riutilizzo delle acque piovane) e dal rapporto URBANSOLUTIONS con casi esemplari già realizzati in tutto il mondo (come Hyderabad(India), che utilizza acque reflue per l’irrigazione, l’Avana (Cuba) chefornisce più del 40% del consumo cittadino di verdure attraverso agricolturaurbana, a Friburgo (Germania) il 50% degli spostamenti avviene a piedi oin bicicletta, Berlino ha riadattato 1.300 edifici ottenendo un risparmio in termini energetici del 26%).