Elettrosmog

La presenza e gli effetti dei campi elettromagnetici, causati da un numero costantemente crescente di prodotti di uso quotidiano, sono da tempo al centro di un dibattito al quale partecipano sempre più cittadini e che ha spesso finito con l’incentrarsi sulla presenza delle antenne di telefonia mobile diventate, per l’esponenziale crescita della diffusione dei telefoni cellulari, sempre più numerose.Davanti ad un quadro normativo che concede agli Enti locali spazi di manovra molto limitati *, il Comune di Belluno, in sintonia anche con i Comitati di cittadini impegnati in questo campo, ha messo in atto una serie di azioni:

  • ha adottato una variante urbanistica con la quale sono stati definiti i siti sensibili, quelli cioè interdetti alle antenne, e quelli in cui l’installazione era possibile;
  • ha approvato un Piano territoriale di localizzazione degli impianti di telefonia mobile individuando siti di proprietà comunale da dare in uso ai gestori con il duplice obiettivo di giungere alla dislocazione di una rete diffusa di antenne per ridurre la potenza di ogni singolo impianto e di poter effettuare un maggiore controllo post-installazione;
  • ha siglato con i gestori un Protocollo d’intesa per superare, col metodo della concertazione le problematiche esistenti;
  • ha avviato, in collaborazione con l’ARPAV, un monitoraggio costante delle emissioni elettromagnetiche per controllare che il loro valore si mantenga sotto i limiti (6 v/m) previsti dalla normativa in vigore, grazie anche all’acquisto che l’Amministrazione Comunale ha fatto di due centraline mobili.

Archivio dati, aggiornato con le ultime rilevazioni, sul sito ARPAV

* la legislazione vigente (Decreto Legislativo del 01/08/2003 n° 259 – Codice delle comunicazioni elettroniche), infatti, concede ai gestori di installare le antenne per potersi garantire la copertura del servizio.Questo significa che, in assenza di un accordo con il Comune, ogni gestore può accordarsi con un privato e posizionare la propria antenna dove meglio crede, senza limiti o controlli se non quelli preventivi sulle caratteristiche dell’impianto.